05 Lug Guarire dalla malattia parodontale con il laser
La letteratura scientifica internazionale è concorde su un fatto: la rimozione dei tessuti infettati dai batteri parodontopatogeni è un prerequisito fondamentale per la guarigione della malattia parodontale. La rimozione dei tessuti infetti, definita tissue debridement può avvenire o per via chirurgica, oppure con tecniche minimamente invasive che vedono nel laser il protagonista principale di questa procedura.
L’utilizzo del laser in modalità fotoablativa permette vantaggi significativi, aumentando la capacità di accesso alle struttureanatomiche parodontali:
- con gli strumenti manuali utilizzati per la rimozione del tartaro sottogengivale
- per la levigatura radicolare, una prtica indolore che non necessita di anestesia
- per l’utilizzo di sostanze battericicde fotoattivabili
L’azione fotoablativa compiuta dal laser 810 nm permette di coagulare l’epitelio infettato dai batteri parodontopatogeni, mantenendolo in situ, formando una barriera naturale a protezione dell’epitelio e del connettivo sottostante.
Questi aspetti positivi e i risultati duraturi nel lungo periodo, hanno reso il nostro studio un riferimento importante nella letteratura scientifica degli ultimi anni. Dunque, affidarsi alle cure laser rappresenta un metodo sicuro e efficace, validato da studi a supporto di questo.
La revisione della letteratura https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29480614 cita il nostro lavoro come uno di quelli con un’alta valenza scientifica, proprio per il metodo utilizzato nella raccolta dei dati, e per l’elevato numero di pazienti presi in esame.