Tipologie di malattie parodontali

Le forme di malattia parodontale

La parodontite o malattia parodontale è un insieme di patologie che interessano i tessuti parodontali (gengiva, legamento parodontale, osso alveolare, cemento) e si può suddividere in diverse tipologie:

Malattie Gengivali

Sono infiammazioni che si limitano ad interessare i tessuti molli marginali sopra la struttura ossea, sono reversibili. Le lesioni gengivali sono classificate in due categorie:

  1. Placca indotta: si ha quando la placca dentale induce le lesioni (gengiviti). Può essere relativa solamente alla presenza di placca con o senza il contributo di fattori locali (Fig.1) o può essere modificata da fattori sistemici o da farmaci (Fig. 2).
  2. Gengivite da non placca indotta: è quella causata da specifici batteri (es. Neisseria gonorrhe, Treponema pallidum) funghi o virus, origine genetica, condizioni sistemiche (patologie dermatologiche, reazioni allergiche), lesioni traumatiche (es. scorretto uso dello spazzolino) alcune reazioni allergiche a materiali odontoiatrici, collutori-dentifrici o da cause non specificate.

I principali sintomi delle gengiviti sono il sanguinamento, il rossore e il gonfiore. A volte alcuni farmaci possono determinare un aumento della gengiva (iperplasia gengivale) e ricoprire tutti i denti (Fig. 2).

Malattie gengivali - fig.1
Malattie gengivali - fig.1
Malattie gengivali - Fig.2
Malattie gengivali - Fig.2

Quando l’infezione passa ai tessuti parodontali profondi e cioè il legamento parodontale, l’osso alveolare e il cemento radicolare si parla di parodontite e se non curata può provocare la perdita dei denti in seguito ad un riassorbimento del tessuto osseo. Questa malattia è irreversibile e può essere di varie forme. Vediamo quali sono:

Parodontite cronica

È un’affezione con alto impatto sociale, interessa il 35-50% della popolazione adulta dei paesi industrializzati e se non curata porta alla perdita dei denti e a gravi patologie sistemiche come le malattie cardiovascolari.

Le caratteristiche principali sono

  • Colpisce maggiormente l’adulto ma può interessare anche giovani
  • La quantità di distruzione dei tessuti dipende da fattori locali
  • Frequente presenza di calcoli sub gengivali
  • È associata con la presenza di batteri parodonto patogeni
  • Progressione lenta o moderata ma può avere periodi di rapida progressione

Clinicamente la parodontite cronica si caratterizza da infiammazione gengivale (alterazioni cromatiche e strutturali), sanguinamento al sondaggio dell’area della tasca gengivale, ridotta resistenza dei tessuti parodontali al sondaggio (formazione di tasche parodontali), perdita di attacco clinico e di osso alveolare con relativa mobilità dentale e presenza di recessioni gengivali.

Sebbene sia la placca batterica, la principale (Fig.3) causa esogena dell’inizio e del mantenimento della parodontite cronica, un ruolo cruciale è svolto dai meccanismi di difesa dell’ospite, la cui reazione infiammatoria condiziona la gravità e l’evoluzione della malattia. La parodontite cronica rappresenta comunemente una forma a lenta progressione che, in qualsiasi stadio, può andare incontro a un aggravamento acuto con perdita di attacco. Si possono distinguere due forme:  forma localizzata e forma generalizzata (quest’ultima quando interessa più del 30% dei siti affetti).

Può essere classificata anche secondo la gravità della perdita di attacco clinico (CAL) in lieve (1-2 mm),  moderata (3-4 mm) e severa (maggiore 5mm).

Parodontite cronica - Fig.3
Parodontite cronica - Fig.3

Parodontite aggressiva

La parodontite aggressiva (aggressive periodontitis AgP) comprende un gruppo di forme rare di parodontite, spesso gravi, caratterizzate da progressione rapida, con frequente comparsa di manifestazioni cliniche in età precoce e una tendenza caratteristica all’aggregazione di casi in ambito familiare. La parodontite designata come AgP è divisa nella forma localizzata e in quella generalizzata ed è caratterizzata in base ad alcuni aspetti tipici maggiori come:

  • Anamnesi medica del paziente priva di rilevanza
  • Distruzione ossea e rapido sviluppo di perdita di attacco
  • Unione familiare di casi

E aspetti tipici minori come:

  • La quantità di batteri è inconsistente rispetto alla severità della distruzione del tessuto parodontale
  • Elevata quantità/proporzione di Aggregatibacter actinomicetemincomitans, e in alcune persone anche il Phorphyromonas gingivalis può essere elevato
  • Anormalità dei fagociti
  • Iper risposta dei macrofagi con elevati livelli di PGE2 e IL-1β
  • Progressione della perdita di attacco e dell’osso. La progressione della malattia si può arrestare in modo autonomo.

Sovente, l’AgP si presenta precocemente nel corso della vita e ciò implica che gli agenti eziologici siano stati in grado di provocare livelli di malattia rilevabili clinicamente in un periodo di tempo breve. Quest’aspetto riveste un ruolo centrale per l’attuale comprensione di tali malattie, perché presuppone l’infezione da parte di una microflora altamente virulenta e/o di un alto livello di suscettibilità individuale alla malattia parodontale. L’AgP può verificarsi in qualsiasi età e deve essere quindi messa in diagnosi differenziale con le manifestazioni orali di patologie sistemiche che compromettano gravemente le difese dell’ospite.

 

Parodontite aggressiva - Fig.4
Parodontite aggressiva - Fig.4

Malattia parodontale necrotizzante

La gengivite necrotizzante (necrotizing ulcerative gengivitis, NUG), la parodontite necrotizzante (necrotizing ulcerative periodontitis, NUP) (Fig 5), e la stomatite necrotizzante (necrotizing stomatitis, NS) rappresentano le più gravi patologie infiammatorie parodontali indotte dalla placca batterica. Le patologie necrotizzanti del parodonto mostrano sempre un decorso acuto. Esse si manifestano con una progressione caratterizzata da rapida distruzione e debilitazione, con diversi stadi clinici (Horning e Cohen, 1995). Il termine gengivite necrotizzante è limitato al processo infiammatorio necrotizzante che interessa solamente i tessuti gengivali. Il termine parodontite necrotizzante è il termine che si adatta maggiormente ai processi patologici che vedono la distruzione della gengiva, del legamento parodontale e all’osso alveolare. Lo sconfinamento verso i tessuti oltre la linea mucogengivale distingue infine la terza entità nosologica, ossia la stomatite necrotizzante. (Willams e coll., 1990). Nell’indagine eziologica non vanno escluse tra le cause altre patologie di base (AIDS e alcune forme di leucemia).

Parodontite necrotizzante - Fig.5
Parodontite necrotizzante - Fig.5

Ascesso del parodonto

È un’entità clinica che si manifesta con una raccolta di liquido purulento all’interno dei tessuti parodontali. Deriva frequentemente da un’esacerbazione di una preesistente tasca parodontale determinando una parodonite acuta (Fig. 6). Si riscontra sia nella parodontite cronica sia in quella aggressiva. Può essere classificato in ascesso gengivale (interessa i tessuti della gengiva), ascesso parodontale (interessa i tessuti parodontali), ascesso pericoronale (insorge nelle vicinanze di un dente parzialmente ritenuto), ascesso periapicale (si forma intorno all’apice radicolare di un dente non vitale).

Ascesso del Parodonto - Fig.6
Ascesso del Parodonto - Fig.6

Parodontite come manifestazione di malattie sistemiche

In questa categoria sono classificate tutte quelle malattie che determinano alterazione del tessuto parodontale come vari disordini ematologici es: neutropenia, leucemia, sindrome di Down, sindrome di Papillon-Lefe`vre, sindrome Chediak-Higashi, sindromi histiocytosis, hypophosphatasia.

Parodontite associata con lesioni endodontiche

A seguito di una parodontite può insorgere una pulpite acuta. Si suppone che i batteri presenti in una tasca parodontale profonda penetrino nella polpa tramite sottili canali laterali, infettandola. La diagnosi differenziale in presenza simultanea di carie/otturazioni in prossimità della polpa è difficile. In caso di necrosi della polpa (indotta da carie) può insorgere un’infiammazione a carico del parodonto marginale. Un’efficace terapia endodontica (terapia canalare) porta alla scomparsa dei sintomi parodontali come il gonfiore e il dolore alla percussione.

Parodontite indotta da fattori esterni

Corone e otturazione incongruenti o errate protesi possono portare ad alterazioni del parodonto.

Referenze

  • Australian Dental Journal 2009; 54:(1 Suppl): S11–S26.
  • Armitage GC. Development of a classification system for periodontal diseases and conditions. Ann Periodontol 1999;4:1–6.
  • Armitage GC. Periodontal diseases: diagnosis. 1996 World Workshop in Periodontics. Ann Periodontol 1996;1:37–215.
  • International Workshop for a Classification of Periodontal Diseases and Conditions. Papers. Oak Brook, Illinois, 30 October–2 November 1999. Ann Periodontol 1999;4:1–112.