La prevenzione della parodontite

Come posso prevenire la malattia parodontale?

In Italia, circa il 60% della popolazione è affetta da problemi parodontali (sia lievi che gravi), e circa il 10-14% manifesta forme abbastanza avanzate. La parodontite cronica aumenta drasticamente nella fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni, di conseguenza seguire i consigli di prevenzione che vi forniamo qui di seguito può essere fondamentale per prevenire la parodontite.

L’obiettivo principale del dentista di fronte ad un paziente affetto da malattia parodontale (fig.1), è volto ad adottare un approccio terapeutico adeguato ad arrestare la progressione della malattia e ad evitare o ridurre l’insorgenza di eventuali recidive. Le parodontiti sono malattie causate da alcune specie microbiche (fig.2) e condizionate nella loro progressione da fattori ambientali, genetici e da alcuni stili di vita.

prevenzione della parodontite
Prevenzione Parodontite - Fig.1
Prevenzione - Fig.2
Prevenzione Parodontite - Fig.2

La terapia parodontale deve necessariamente tenere conto della multifattorialità di queste malattie e comprendere procedure e procedimenti clinici volti a trattare il problema nella sua complessità.

Pertanto, se da una parte il momento fondamentale della terapia è rappresentato dalla rimozione dei microorganismi responsabili della malattia, dall’altra non dobbiamo dimenticare l’importanza che il controllo delle variabili ambientali (il fumo di sigaretta in particolare) e delle variabili sistemiche (il diabete in particolare) rivestono nella strategia terapeutica globale, in particolare per quanto attiene l’insorgenza, la progressione e la gravità della malattia stessa. Il controllo degli agenti causali viene perseguito ed eventualmente raggiunto lavorando su due fronti:

  1. Il primo è quello della placca batterica sopragengivale, che deve essere controllata mediante l’igiene orale domiciliare, motivando il paziente all’uso corretto dello spazzolino e degli strumenti di igiene interdentale.
  2. Il secondo invece è quello del controllo della placca batterica sottogengivale, che viene perseguito con la strumentazione meccanica e con l’eventuale ausilio di strumenti laser.

La letteratura scientifica in campo parodontale ha ripetutamente evidenziato che è possibile ottenere risultati clinici positivi con varie procedure terapeutiche, sia non chirurgiche che chirurgiche, solo a condizione che venga osservato un regolare e corretto controllo di placca batterica da parte del paziente ogni giorno. Imparare a spazzolare correttamente i denti è il primo passo da fare per mantenere la salute di denti e gengive. In questo modo inoltre diminuiscono i rischi di carie dentali e infezioni gengivali, che sono le cause principali della caduta dei denti.

Quand’è che l’igiene orale risulta efficace?

Lo spazzolino è lo strumento più comunemente utilizzato per l’igiene orale di tutti i giorni. È tuttavia importante sottolineare che la pulizia dei denti attuata solo con lo spazzolino non risulta sufficientemente efficace per la rimozione della placca dalle superfici dentali e tanto meno da quelle interprossimali. Nelle zone interprossimali mezzi ausiliari come filo interdentale, lo scovolino ed altri sono, invece, in grado di raggiungere tale scopo. I segni clinici di infiammazione gengivale iniziano a manifestarsi dopo 48 ore dall’accumulo della placca sulle superfici dentali.

Prevenzione - Fig.3
Prevenzione Parodontite - Fig.3

Tecnica con spazzolino manuale (2 minuti per 2 volte al giorno)

Per spazzolare correttamente i denti, devi investire almeno due minuti del tuo tempo adottando la tecnica raccomandata, il che vuol dire dedicare 20 secondi a ciascun quadrante (superiore destro, superiore sinistro, inferiore destro e inferiore sinistro), sia al mattino che alla sera.

Posizionamento dello spazzolino: Il modo in cui devi tenere lo spazzolino dipende dalla parte del dente che stai spazzolando.

Passo 1

Inizia con le superfici interne ed esterne, spazzolando ad un angolo di 45 gradi con movimenti brevi, della lunghezza di mezzo dente verso il bordo gengivale. Assicurati di raggiungere i denti posteriori.

Passo 2

Passa poi alle superfici di masticazione. Mantieni lo spazzolino orizzontale e spazzola in avanti e dietro al di sopra di queste superfici.

Prevenzione - Fig.4
Prevenzione - Fig.5
Prevenzione - Fig.5
Passo 3

Una volta arrivato alle superfici interne dei denti frontali, gira lo spazzolino in posizione verticale e delicatamente spazzola sopra e sotto con la punta delle setole. Fai attenzione ad essere molto delicato sul bordo gengivale.

Passo 4

Spazzola la lingua con movimenti da dietro verso avanti, in modo da rimuovere i residui di cibo insieme ai batteri che causano il cattivo odore e rinfrescare così il tuo alito.

Prevenzione - Fig.6
Prevenzione - Fig.7
Prevenzione - Fig.8

Tecnica per l’utilizzo del filo interdentale

Utilizzare correttamente il filo interdentale ti aiuterà a rimuovere i residui di cibo e la placca fra i denti per una migliore igiene orale.

  1. Usa un filo interdentale abbastanza lungo. Prendine un tratto di circa 40 cm. Può sembrare eccessivo, ma è necessario per avere sempre del filo pulito a disposizione mano a mano che ci si sposta di dente in dente. Avvolgi la maggior parte del filo intorno al dito medio o all’indice di una mano, quella che preferisci, e poi avvolgi una parte più piccola attorno al dito medio o all’indice dell’altra mano. L’utilizzo del dito medio consente di lasciare l’indice libero di manipolare il filo.
  2. Fai scorrere il filo negli interstizi dentali. Fai scorrere con delicatezza il filo fra gli interstizi dentali con un movimento a zigzag, facendo attenzione a evitare strappi fra i denti.
  3. Forma una “C” con il filo mentre lo passi attorno al dente. Quindi tiralo con attenzione verso l’alto dal bordo gengivale fino all’apice del dente.
  4. A questo punto avvolgilo intorno al dente. Spostandoti da un dente all’altro, srotola progressivamente il filo nuovo dal dito di una mano e avvolgi il filo già usato sul dito dell’altra mano. Puoi utilizzare il pollice come guida.
  5. Raggiungi tutti i lati e non dimenticare di passare il filo interdentale anche sul retro dei singoli denti.
Filo interdentale - Fig.1
Filo interdentale - Fig.1
Filo interdentale - Fig.2
Filo interdentale - Fig.2

Come si utilizzano gli scovolini?

L’uso di spazzolini (scovolini) interdentali è indicato per spazi interdentali ampi, dove risultano più efficaci del filo interdentale nel rimuovere la placca batterica A tale riguardo è bene ricordare che esistono in commercio scovolini con diverso diametro, che andrà selezionato sulla base della morfologia degli spazi interdentali del singolo paziente. L’uso dello spazzolino monociuffo è stato proposto come sistema in grado di aumentare il controllo della placca in caso di denti ruotati, inclinati, ectopici ed affetti da recessioni gengivali.

Scovolino interdentale - Fig.1
Scovolino interdentale - Fig.1

Conclusioni sulla prevenzione delle parodontite

In conclusione un adeguato controllo dell’accumulo di placca batterica è indispensabile per la prevenzione e la terapia della parodontite.

  • Le procedure quotidiane di igiene orale si basano su un uso appropriato e costante uso dello spazzolino manuale o elettrico e degli strumenti per l’igiene interprossimale, come filo interdentale o scovolino.
  • Fattori individuali e legati al sito influenzano la scelta del tipo di strumento più idoneo